I moduli di potenza dei nostri raddrizzatori sono totalmente controllati da un microprocessore che gestisce in tempo reale tutti i parametri e permette un adattamento dinamico delle condizioni di carico al fine di ottimizzare l’erogazione.
La tecnologia con IGBT ad alta frequenza permette un’elevata efficienza in tutte le condizioni di carico, rispetto ai vecchi sistemi ad SCR, inoltre permette una notevole riduzione di pesi e dimensioni, elimina la necessità di montare costosi sistemi di rifasamento e permette un sensibile risparmio energetico grazie ai rendimenti più elevati.
Tutte le parti del raddrizzatore sono interconnesse tramite una rete digitale CANBUS ad altissima velocità, ogni modulo risulta indipendente dagli altri e può essere sostituito, aggiunto o eliminato rendendo estremamente flessibile la configurazione finale della macchina.
Questo permette di configurare raddrizzatori di enormi potenze collegando semplicemente più macchine in batteria che fanno capo ad un unico controllo.
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Normalmente si è tenuti a pensare che la costruzione con moduli divisi rappresenti il raddrizzatore “modulare”. Effettivamente da un punto di vista della corrente erogata non è sbagliato, rimane però irrisolto il problema della comunicazione e controllo del raddrizzatore che era affidata ad un hardware aggiuntivo (il modulo di controllo) la cui avaria rendeva il raddrizzatore totalmente inutilizzabile.
I punti a sfavore sono molteplici tra i quali:
- limitato utilizzo di moduli in funzione della capienza massima del modulo di controllo
- assistenza sostanzialmente sempre demandata al produttore
- possibilità di collegare in parallelo più raddrizzatori con un solo controllo di corrente
- avaria dell’hardware di controllo con conseguente fermo di tutto il raddrizzatore.
La sostituzione di un modulo in avaria è un’operazione che si svolge in 10 minuti da parte di un normalissimo manutentore, tutti i collegamenti sono plug and play, con connettori estraibili. (video www.powerel.it)
Resta chiaramente confermata la disponibilità di pannelli di controllo tradizionali DE100, DE200 Touch screen, e i collegamenti MODBUS-RTU, Profibus, Profinet, ecc.
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Risparmio energetico | La combinazione tra il minor consumo di energia e la migliore deposizione del metallo consentono risparmi dal 15% al 40% rispetto ai raddrizzatori tradizionale. |
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Potenza flessibile | È possibile aumentare, togliere o semplicemente spegnere i moduli in funzione delle necessità. |
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Riduzione spazi | Il layout del raddrizzatore modulare è costruttivamente meno ingombrante di un 40% rispetto a uno tradizionale. |
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Separazione parte elettronica | In ogni modulo l’aria forzata è filtrata in ingresso e non è mai a contatto con le parti elettroniche. |
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Ripple contenuto | L’ondulazione residuale misurata è inferiore al 2% (1% su richiesta). |
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Sfasamento (Cos Ø) | Il cosfi è 0,99 pertanto non nessitano sistemi di rifasamento. |
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Funzionamento moduli indipendenti | Ogni modulo è indipendente rispetto agli altri e può assumere sia la configurazione di master che di slave. Se configurato slave può essere spento e l’erogazione è garantita dagli altri moduli. Il master non può essere mai spento, ma uno slave può diventare master. |
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Sostituzione scheda elettronica | Ogni modulo ha una sola scheda elettronica con tutte le funzionalità del raddrizzatore. La sostituzione è molto agevole e può essere fatta da un normale manutentore. Video su www.powerel.it |
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Sostituzione modulo potenza | È agevole la sostituzione anche di un intero modulo a cura di un normale manutentore. Video su www.powerel.it |